PINO PINELLI - GIUSEPPE SPAGNULO
la pittura senza il quadro, la scultura oltre la forma
Due Maestri contemporanei entrambi, fin dai primi anni Settanta, impegnati in una ricerca rigorosa e puntuale dell'arte quale linguaggio personale eppur collegabile - unito da istanze di "essenzialità", di appartenenza stabile all'indole di ciascun autore. Tale carattere si riversa nella gestione del rapporto con la materia, tanto intimo quanto comunicativo: intriso di messaggi diretti e comunque coniugabili, fatti di riferimento al simbolo universale del trattamento fisico dell'opera, del suo senso e del suo significato. L'informazione è quella dell'esperienza compiuta: inseguita, sfamata, oltraggiata; in una prassi del sapere intensamente lirica nel caso di Spagnulo, ed elegantemente scientifica in quello di Pinelli.
Il primo è già artista alla fine degli anni Cinquanta, tra Lucio Fontana, Arnaldo Pomodoro,
Nanni Valentini, e da qui, da questa dimensione, agirà sempre "per via di materia" - né di aggiungere né di levare, quindi, ma di essere!
Il secondo è risoluto nella scelta di una relazione cronica con i materiali; procede con fare istintivo e addirittura blasfemo, perché mai rispettoso delle forme perfette, definite per una sorta di strumentale sacralità tecnica.
Ancora due figure storiche dell’arte contemporanea italiana: Pino Pinelli e
Giuseppe Spagnulo, non insieme ma a confronto.
Didascalia tratta dal catalogo della Mostra.
Intensamente lirico Spagnulo – ha precisato Fabio Migliorati – elegantemente
scientifico Pinelli. cosa dire di più
Biografie artistiche :
Per Pino Pinelli " La disseminazione-scansione diventa disseminazione-invasione, che si esibisce in
tutta la sua timbricità sonora, nella sua seduzione tattile, nel rimando da un
elemento all'altro, nella continuità e infinità dello spazio. … Questa
assenza del limite mi dà una spinta creativa straordinaria, mi consente di
esprimere la mia totalità di uomo e di pittore, che si porta dentro l'esperienza
della luce, del colore, delle arsure, delle scabrosità della sua identità
mediterranea. Nel dipingere la mia pittura si autogenera, la pennellata si
solidifica, si dà un corpo, amplia dall'interno le possibilità del dipingere. …
Faccio pittura plasmando con le mie mani la materia e il colore, creando con
gesto pittorico il suo corpo solido, facendo in modo che la pittura si
autosignifichi. Dei suoi canoni costitutivi ho abbandonato alcuni elementi
rassicuranti, la tela e il telaio; ho mantenuto invece il legame con lo spazio
non circoscritto, illimitato, con la forma e il colore. Tento un viaggio verso
lo spazio infinito, conservando il concetto della pittura e ampliandone i
confini e le competenze".Queste esperienze, in cui l'artista si esprime con tele di grandi dimensioni, lo
collocano a buon diritto nella corrente che Filiberto Menna denominò "Pittura
Analitica"; la concezione di una pittura che riconosce come propria sede l'area delimitata
del quadro. Si apre al contrario la prospettiva di una pittura in perenne
migrazione, nell'interminabile spazialità fenomenica. Un'uscita dal quadro che
non è negazione della pittura, ma una sua differente concezione. Diversamente
inseguita ed essa stessa inseguitrice di uno spazio sempre assorbente e mai
compiuto, la pittura si contrae per espandersi sembra negarsi ma per potersi
ancor più affermare."
Per Giseppe Spagnulo : Fin da giovane esprime l’interesse per i materiali ad “alta temperatura”; diventa
amico di Carlo Zauli e di Nanni Valentini, con il quale condivide l’interesse
materico per la terra e instaura una forte affinità poetica. “E’ stato Valentini
– ricorda Spagnulo – a farmi capire che l’arte è un’avventura stupenda che va
vissuta sino in fondo, a darmi il senso profondo dell’uso delle terre”.... dalla scia lasciata dallo Spazialismo, dai Nucleari, dal cosiddetto “informale
caldo”. Appena arrivato a Milano Spagnulo entra in contatto anche con Tancredi e
con Piero Manzoni. Attraverso Fontana e Manzoni, il giovane scultore è informato
delle esperienze della ceramica informale svolte ad Albisola, all’epoca
propaggine culturale della capitale del nord.
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