lunedì 9 dicembre 2013

Camaldoli e l'Antica Farmacia

Visitare le foreste di Camaldoli e l'Antica Farmacia è sempre una grande emozione.
Il Casentino e il suo comprensorio con le magnifiche foreste e i siti storici pieni di spiritualità, sono il cuore dell'autentica Toscana, la più antica.
I colori dell'Autunno, i legni, e le panche accoglienti del Corpo forestale, invitano ad una camminata nei boschi secolari, nel Parco Nazionale delle Foreste  Casentinesi , fra sentieri costellati di borghi antichissimi e castelli.


Il Monastero di Camaldoli è un complesso monastico che, insieme all'Eremo di Camaldoli, vennero fondati mille anni fa da San Romualdo, monaco benedettino ed eremita (+ 1027).Il Monastero accoglie l'Antica Foresteria, la Chiesa e l'Antica Farmacia e la Foresteria 

La presenza di abbondante acqua e di ottima qualità fu sicuramente uno dei principali motivi insediativi del Monastero di Camaldoli. L’acqua infatti, insieme alla foresta che lo circonda, è stata una delle ricchezze del Monastero.
Di fronte all’attuale Foresteria del Convento, sotto un arco in pietra fatto costruire nel 1431 dal generale camaldolese Ambrogio della nobile famiglia dei Traversari, si trova l’antico Fonte buono (Fons bonus) primo nome del luogo oggi chiamato Camaldoli. Le due vasche nelle quali si riversa l’acqua sono affiancate da due brevi rampe che permettono, tra l’altro, di accedere ad una antica burraia nella quale si entra da una porta collocata a destra dell’arco.
Ricavata in un piccolo volume realizzato dietro il muro in pietra che sostiene il terreno retrostante, è alimentata dalle stesse acque che confluiscono nella fonte.
Proseguendo lungo la strada che costeggia il Monastero, all’altezza della Farmacia, si incontra un’altra fonte, a due getti, chiamata Fonte Bona. L’acqua è di ottima qualità e sgorga dal piccolo abside della fonte sul quale è incastellato lo stemma della comunità di Camaldoli. La pila sottostante è in pietra in forma di ovale per adattarsi al piccolo abside sopra citato da I luoghi dell'acqua - progetto della Regione Toscana. 

Il Monastero .


Alcuni particolari delle Fonti.
Ristorante Camaldoli della famiglia Tassini da generazioni, dove si gustano i prodotti della foresta: funghi porcini , dolci squisiti di castagne come la ciambellina di castagne con panna.
L'arredamento austero e molto elegante, composto dai mobili tipici dell'arte povera toscana, come la tipica sedia impagliata .
Ancora un dettaglio dell'arredo, in legno intagliato.


Bellissimo il mantello del camino ornato dalla collezione di piatti in ceramica.


Particolari di arte povera toscana.

Bellissime le vetrinette ad angolo 

Un secondo camino con mantello in pietra serena antica e una bellissima stampa del Monastero.


Signore e Signori .....molto glam.
Antica Farmacia diCamaldoli.

I monaci nel 1046 avevano edificato un ospedale dove venivano ricoverati gli ammalati provenienti dai paesi vicini. L'Ospedale fu chiuso dalla soppressione napoleonica del 1810, ma non la Farmacia che continuò ad operare. La Farmacia era diretta da uno Speziale patentato, l'equivalente di un farmacista dei nostri giorni, ma anche con competenze mediche.
L'ingresso alla Farmacia con i bellissimi scaffali e i prodotti, ottimi che riproducono le antiche ricette .

Alcune proposte di strenne, confezionate e componibili a secondo del gusto.

Un dettaglio del magnifico soffitto in legno decorato , a cassettoni.

Alcuni prodotti curativi o di fitocosmesi.

È questa una delle attività che occupano i monaci contribuendo al mantenimento della famiglia che vive,  solo dei proventi del proprio lavoro.



Un' antica ricetta e, a fianco,  una confezione di rimedio all'arnica, nel bellissimo vasetto che riproduce il logo del Monastero.

E' possibile acquistare DVD dei canti sublimi.
La Farmacia disponeva di una notevole attrezzatura, in parte documentata dall’ antico laboratorio che conserva ancora oggi i forni e gli alambicchi, i mortai, il corredo di vasi in ceramica e in vetro.
L’attuale sala centrale della Farmacia, interamente arredata da splendidi scaffali di noce intagliato risale al 1543. In essa si vendono i prodotti ricavati dalle antiche ricette e collaudati, nella loro efficacia, dal tempo e dal vasto uso.

Bellissime ceramiche, orci, albarelli , tisaniere, speziere , vasi in vetro, tutti da portare via e inserire nella propria libreria.

L’antico laboratorio, che conserva ancora oggi i forni e gli alambicchi, i mortai, disponeva di una notevole attrezzatura, tutt'oggi visibile nelle stanze annesse alla sala centrale.





Antichi albarelli, ancora intatti e custoditi nelle vetrinette.


Ceramica blu






Il chiostro di Cà maldolo 



La Foresteria del Monastero dove è possibile anche seguire percorsi spirituali  in una atmosfera di grande interiorità.

Il chiostro interno.





Una iniziativa culturale.


La Chiesa di S. Donato e San Ilariano contenente tele di Giorgio Vasari.



L'interno della Chiesa dedicata a San Donato e a San Ilariano venne ricostruita all'inizio del XIII secolo e venne decorata nel 1361 da una serie di affreschi realizzati da Spinello Aretino.
Le sette tavole realizzate da Giorgio Vasari,  raffigurano  la Deposizione dalla Croce ed è situata all'altare maggiore. Sotto le grate a balcone da cui si affaccia, sulla navata, il coro monastico sono poste altre due piccole tavole, sempre del Vasari, raffiguranti i due titolari della chiesa, San Donato e San Ilariano. Altre due pale vasariane sono poste nelle cappelle situate vicino al presbiterio. Una rappresenta la Natività di Cristo, l'altra raffigura la Vergine in Trono tra San Giovanni Battista e San Girolamo, in quest'opera, la prima realizzata da Vasari a Camaldoli, nel paesaggio sullo sfondo sono raffigurati il monastero e l'eremo di Camaldoli così come apparivano nel cinquecento

Suggestiva la Portineria con il grande camino e accogliente come un salotto.



giacca Antica Sartoria di Maremma - carrè Capalbio- collana vintage di perle veneziane Maliparmì
Una immagine ricordo della Foresta di Camaldoli.

Nessun commento:

Posta un commento