mercoledì 25 dicembre 2013

Come utilizzare vecchie stoviglie per la tavola delle feste. How to use old dishes for the holiday table.Comment utiliser Mais plats âgés pour la table de fêteКак использовать старые блюда для праздничного стола.

Per la tavola delle feste, bicchieri di diversa forma e posate antiche hanno trovato una loro ambientazione.


I bicchieri della Manifattura di Colle Val D'Elsa, ma anche quelli che avete a casa vostra, se abbinati ad altri modelli rustici, sdrammatizzano la tavola.

In questa madia convivono vecchie ceramiche e argenti , come porta dessert.

Una antica  teiera  e un vassoio pronto per ospitare il panettone  

Questa ciotola è stata utilizzata per torroncini

Ciotole e vassoio di chissà quali corredi

Un piatto Noel 

Il piatto è di Murano, il coltello recuperato al mercatino

Le tazzine da caffè anni 50'

Tappezzeria vintage ricamata a mano 

Piatti Porcellana Bianca 
Posate Fiera dell'Antiquariato di Arezzo
Dolci del Forno Menchetti di Cesa
Tazzine vintage Giotto di Monte SanSavino 
Auguri da Lucia e Chiara di Tuscan Glam.

lunedì 23 dicembre 2013

La palette di Natale- Christmas palette-палитра Рождество-paleta de nativ- Noel palette

Avete mai osservato le mille sfumature del Natale? In questa vetrina, tra sacro e profano, oro, rosso, ma anche verde.
Il Natale ha tanti colori , in questa tavola il rosso spicca sul legno e l'argento.
Rosso, nero, legno e cristallo, anche un piccolo tocco di verde
Rosso e legno, 
Il rosso e il verde con toni neutri  come sfondo

Natale all'Osteria del Borro,...... un colpo di rosso

In questa composizione di Natale verde, legno e rosso
L'oro insieme al verde dell'abete e al cristallo 
Tutto oro e rosso....
Il rosso con il nero e il grigio 

L'albero di Natale del Borro ... legno e verde 
L'Officina di Santa Maria Novella ad Arezzo, legno e verde 


verde e legno 

Un albero fatto di luci, legno con colore  pietra e rosa 
Foglie d'oro 
Un nastro celeste lieve

Un tocco impalpabile di azzurro 
Polvere di stelle 
Bianco puro, verde e argento
Il cielo azzurro del solstizio d'inverno, all'alba
Azzurro con oro e argento
Buon Natale a tutti i lettori

Lucia e Chiara di Tuscan Glam 


Foto da :

  • Botteghe Antiquarie di Arezzo
  • Il Borro
  • Officina di Santa Maria Novella




venerdì 13 dicembre 2013

Santa Lucia a Santa Maria della Pieve di Arezzo


La festa di Santa Lucia ad Arezzo, viene festeggiata a Santa Maria alla Pieve, con celebrazioni che si protraggono tutto il giorno, dalla mattina fino alla sera.


La statua lignea di epoca barocca che riproduce la Santa, dopo essersi strappata gli occhi, motivo per cui è considerata la santa protettrice della vista.


La chiesa romanica di Santa Maria alla Pieve , comunemente detta Pieve di Arezzo, costruita nell'anno 1008.

Bellissime vetrine di botteghe Antiquarie che propongono antiche statue lignee come particolari pezzi di arredo.


giovedì 12 dicembre 2013

La Festa di Santa Lucia, tanti auguri a tutte le Lucie del mondo.The Feast of Saint Lucia, Lucie best wishes to all the world.Shèng lú xīyǎ de shèngyàn, lù xi liánghǎo zhùyuàn suǒyǒu de shìjiè.

  1. Santa Lucia , una delle Sante più popolari e amate, è qui rappresentata nella sua immagine iconica più conosciuta, dolce e mite.
    Ma lei non era così.
     Narra la tradizione, che sostenuta dalla forza della sua spiritualità, arringasse la folla e trascinata da una coppia di buoi, gli stessi non riuscissero a smuoverla.
    Lorenzo Lotto, pittore di rottura, oltre che Grande Maestro, la dipinge in una versione inconsueta, al processo di fronte all'Arconte Pascasio, che Lucia contesta con fierezza.
    Tanti, tanti auguri carissime Lucie di tutto il mondo.


    Lucia di Tuscan glam

La neve di Camaldoli

Ricordate il post di Camaldoli... un piccolo ricordo profumato per impreziosire il vostro bagno, un profumo freschissimo e inconfondibile.
Camaldoli sotto la neve- Foto da arezzometeo.com leggi tutto

mercoledì 11 dicembre 2013

il tavolino tondo della nonna-grand ma round table -la table ronde grand-mère -круглый стол бабушка-Yuánzhuō nǎinai



Oggi un tavolino rotondo della nonna, ha trovato un inserimento per un angolo relax , magari con un lavoro a maglia. 

Lampada Mastercraft

Tavolo Fiera Antiquaria di Arezzo
Candela Diptyque Feau de bois - 34 Boulevard Saint Germain Paris
Carnet  L'erbolario 2014
Lana Carezza Super Mohair
agenda 2014 Erbolario AGHD srl

Ciao e ciao Lucia e Chiara di Tuscan Glam

martedì 10 dicembre 2013

cantuccini e vinsanto

In attesa del Natale, un semplice dolce toscano consigliato è cantuccini di Prato con Vinsanto del Borro



Attenzione perchè i biscotti nel sacchetto non sono di pasta, bensì di terracotta e avranno un altro utilizzo...

ciao e ciao Lucia e Chiara 

lunedì 9 dicembre 2013

Camaldoli e l'Antica Farmacia

Visitare le foreste di Camaldoli e l'Antica Farmacia è sempre una grande emozione.
Il Casentino e il suo comprensorio con le magnifiche foreste e i siti storici pieni di spiritualità, sono il cuore dell'autentica Toscana, la più antica.
I colori dell'Autunno, i legni, e le panche accoglienti del Corpo forestale, invitano ad una camminata nei boschi secolari, nel Parco Nazionale delle Foreste  Casentinesi , fra sentieri costellati di borghi antichissimi e castelli.


Il Monastero di Camaldoli è un complesso monastico che, insieme all'Eremo di Camaldoli, vennero fondati mille anni fa da San Romualdo, monaco benedettino ed eremita (+ 1027).Il Monastero accoglie l'Antica Foresteria, la Chiesa e l'Antica Farmacia e la Foresteria 

La presenza di abbondante acqua e di ottima qualità fu sicuramente uno dei principali motivi insediativi del Monastero di Camaldoli. L’acqua infatti, insieme alla foresta che lo circonda, è stata una delle ricchezze del Monastero.
Di fronte all’attuale Foresteria del Convento, sotto un arco in pietra fatto costruire nel 1431 dal generale camaldolese Ambrogio della nobile famiglia dei Traversari, si trova l’antico Fonte buono (Fons bonus) primo nome del luogo oggi chiamato Camaldoli. Le due vasche nelle quali si riversa l’acqua sono affiancate da due brevi rampe che permettono, tra l’altro, di accedere ad una antica burraia nella quale si entra da una porta collocata a destra dell’arco.
Ricavata in un piccolo volume realizzato dietro il muro in pietra che sostiene il terreno retrostante, è alimentata dalle stesse acque che confluiscono nella fonte.
Proseguendo lungo la strada che costeggia il Monastero, all’altezza della Farmacia, si incontra un’altra fonte, a due getti, chiamata Fonte Bona. L’acqua è di ottima qualità e sgorga dal piccolo abside della fonte sul quale è incastellato lo stemma della comunità di Camaldoli. La pila sottostante è in pietra in forma di ovale per adattarsi al piccolo abside sopra citato da I luoghi dell'acqua - progetto della Regione Toscana. 

Il Monastero .


Alcuni particolari delle Fonti.
Ristorante Camaldoli della famiglia Tassini da generazioni, dove si gustano i prodotti della foresta: funghi porcini , dolci squisiti di castagne come la ciambellina di castagne con panna.
L'arredamento austero e molto elegante, composto dai mobili tipici dell'arte povera toscana, come la tipica sedia impagliata .
Ancora un dettaglio dell'arredo, in legno intagliato.


Bellissimo il mantello del camino ornato dalla collezione di piatti in ceramica.


Particolari di arte povera toscana.

Bellissime le vetrinette ad angolo 

Un secondo camino con mantello in pietra serena antica e una bellissima stampa del Monastero.


Signore e Signori .....molto glam.
Antica Farmacia diCamaldoli.

I monaci nel 1046 avevano edificato un ospedale dove venivano ricoverati gli ammalati provenienti dai paesi vicini. L'Ospedale fu chiuso dalla soppressione napoleonica del 1810, ma non la Farmacia che continuò ad operare. La Farmacia era diretta da uno Speziale patentato, l'equivalente di un farmacista dei nostri giorni, ma anche con competenze mediche.
L'ingresso alla Farmacia con i bellissimi scaffali e i prodotti, ottimi che riproducono le antiche ricette .

Alcune proposte di strenne, confezionate e componibili a secondo del gusto.

Un dettaglio del magnifico soffitto in legno decorato , a cassettoni.

Alcuni prodotti curativi o di fitocosmesi.

È questa una delle attività che occupano i monaci contribuendo al mantenimento della famiglia che vive,  solo dei proventi del proprio lavoro.



Un' antica ricetta e, a fianco,  una confezione di rimedio all'arnica, nel bellissimo vasetto che riproduce il logo del Monastero.

E' possibile acquistare DVD dei canti sublimi.
La Farmacia disponeva di una notevole attrezzatura, in parte documentata dall’ antico laboratorio che conserva ancora oggi i forni e gli alambicchi, i mortai, il corredo di vasi in ceramica e in vetro.
L’attuale sala centrale della Farmacia, interamente arredata da splendidi scaffali di noce intagliato risale al 1543. In essa si vendono i prodotti ricavati dalle antiche ricette e collaudati, nella loro efficacia, dal tempo e dal vasto uso.

Bellissime ceramiche, orci, albarelli , tisaniere, speziere , vasi in vetro, tutti da portare via e inserire nella propria libreria.

L’antico laboratorio, che conserva ancora oggi i forni e gli alambicchi, i mortai, disponeva di una notevole attrezzatura, tutt'oggi visibile nelle stanze annesse alla sala centrale.





Antichi albarelli, ancora intatti e custoditi nelle vetrinette.


Ceramica blu






Il chiostro di Cà maldolo 



La Foresteria del Monastero dove è possibile anche seguire percorsi spirituali  in una atmosfera di grande interiorità.

Il chiostro interno.





Una iniziativa culturale.


La Chiesa di S. Donato e San Ilariano contenente tele di Giorgio Vasari.



L'interno della Chiesa dedicata a San Donato e a San Ilariano venne ricostruita all'inizio del XIII secolo e venne decorata nel 1361 da una serie di affreschi realizzati da Spinello Aretino.
Le sette tavole realizzate da Giorgio Vasari,  raffigurano  la Deposizione dalla Croce ed è situata all'altare maggiore. Sotto le grate a balcone da cui si affaccia, sulla navata, il coro monastico sono poste altre due piccole tavole, sempre del Vasari, raffiguranti i due titolari della chiesa, San Donato e San Ilariano. Altre due pale vasariane sono poste nelle cappelle situate vicino al presbiterio. Una rappresenta la Natività di Cristo, l'altra raffigura la Vergine in Trono tra San Giovanni Battista e San Girolamo, in quest'opera, la prima realizzata da Vasari a Camaldoli, nel paesaggio sullo sfondo sono raffigurati il monastero e l'eremo di Camaldoli così come apparivano nel cinquecento

Suggestiva la Portineria con il grande camino e accogliente come un salotto.



giacca Antica Sartoria di Maremma - carrè Capalbio- collana vintage di perle veneziane Maliparmì
Una immagine ricordo della Foresta di Camaldoli.